Nei pazienti fragili, come gli anziani e coloro che sono stati colpiti da stroke, il trattamento dell’epilessia ad esordio focale con brivaracetam è efficace e tollerato, secondo i risultati di due sotto-analisi dello studio italiano real world Brivafirst, presentate al 45esimo Congresso nazionale della Lice, la Lega italiana contro l’epilessia, in corso a Padova dall’8 al 10 giugno.
Gli studi real world – ricorda la Lice in una nota – hanno il vantaggio di garantire un’osservazione clinica più lunga e sono in grado di fornire indicazioni preziose per l’utilizzo di farmaci nella pratica clinica quotidiana. Lo studio Brivafirst che ha valutato in real world, cioè dalla vita reale, l’efficacia e la tollerabilità del farmaco antiepilettico brivaracetam come terapia in add-on in circa mille pazienti con epilessia ad esordio focale, è nato dalla collaborazione di 6 network macroregionali e ha coinvolto oltre 60 centri specialistici in tutto il territorio nazionale.
Lo studio ha evidenziato dati interessanti circa l’efficacia e la tollerabilità di brivaracetam nel trattamento dell’epilessia a esordio focale, dimostrandone un’azione sostenuta nel corso del tempo nel controllo delle crisi. L’osservazione clinica è stata realizzata su pazienti che erano in trattamento con almeno un farmaco anticrisi a dosaggio stabile durante i 90 giorni precedenti l’introduzione di brivaracetam e si è estesa per i 12 mesi di follow-up.
Nella prima sotto-analisi dello studio sono stati confrontati i dati di pazienti con età maggiore o uguale a 65 anni (“anziani”) rispetto a quelli di età inferiore a 65 anni (“giovani”). I pazienti anziani con epilessia rappresentano infatti un gruppo clinico distinto e più vulnerabile, rispetto ai più giovani, e sono generalmente sottorappresentati negli studi randomizzati controllati con placebo. La dose giornaliera mediana di brivaracetam a 3 mesi è stata di 100 mg, a 6 e 12 mesi di 150…
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-10 04:52:00