“L’ultima seduta della Commissione Regionale Sanità ha trattato una proposta di legge a firma del presidente, Michele Comito, in cui l’elemento principale era quello di consentire l’assunzione di medici non specialisti per far fronte alla disperata situazione sanitaria calabrese” – dichiara il capogruppo al Consiglio Regionale di “De Magistris Presidente” Ferdinando Laghi. “Ciò, comunque, solo dopo aver espletato ogni altra possibile opzione e averne concretamente verificato l’impraticabilità per assenza di graduatorie utilizzabili, assenza di accettazione di nomine, bandi andati reiteratamente deserti. Ovviamente, l’eventuale assunzione in servizio di medici non specializzati dovrebbe necessariamente avvenire sotto tutoraggio da parte di Colleghi esperti e non riguarderebbe ambiti particolari, come quello di anestesia e rianimazione, terapia intensiva e del dolore, Medicina nucleare, Radiodiagnostica.
Proposta di legge che, come ho sottolineato durante la discussione– continua il Consigliere Laghi-, sarebbe con ogni evidenza di pertinenza del Commissario ad acta, piuttosto che del Consiglio. Ma già abbiamo visto come queste attese di intervento censorio a livello di governo centrale possano andare deluse. La legge sull’Azienda Calabria zero lo dimostra. Troppo importante l’argomento, tuttavia – conclude Laghi-, troppo grandi e urgenti le necessità di salute delle nostre popolazioni, per disinteressarsi del disegno di legge o votare contro. Per questo motivo ho dapprima proposto degli emendamenti migliorativi e quindi, una volta approvati, espresso voto positivo. Nell’interesse dei Calabresi e di nessun altro”.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-06-09 16:30:29