Nuovo colpo di scena nella tormentata vicenda relativa alle infinite procedure esecutive contro l’Azienda Sanitaria provinciale. Il Tar nonostante la sentenza del Consiglio di Stato che aveva bloccato nuovamente tutte le procedure per ottenere i pagamenti dei crediti, va avanti per la sua strada e reputa che si possa procedere con la nomina di commissari per prelevare le somme in bilancio.
I giudici del Tar scrivono che «va rilevato che, come già chiarito da questo Tribunale Amministrativo il Collegio reputa che vi siano i presupposti per decidere sulla fondatezza dell’azione esecutiva intrapresa dalla ricorrente. Il Collegio non ignora che con la recentissima sentenza del 17 la III Sezione del Consiglio di Stato, in accoglimento dell’appello proposto dall’Asp di Reggio Calabria contro la sentenza di questo Tar n resa su vicenda analoga a quella in esame, ha dichiarato “inammissibile il ricorso di primo grado”, escludendo i presupposti per la disapplicazione del decreto “Mille proroghe” in quanto coerente con la normativa comunitaria “tenuto conto che si tratta, in realtà, di un contrasto solo apparente alla stregua di una valutazione complessiva dell’architettura normativa, nonché delle ragioni ad essa sottese – che sono essenzialmente volte, come puntualmente osservato dalla difesa sanitaria, a sovvenire al deficit di bilancio della sanità calabrese e, dunque, pienamente conforme ai principi indicati nel provvedimento censurato”. Tale pronuncia non sembra, però, aver affrontato i molteplici profili di violazione del diritto comunitario, ciò che induce il Collegio a ribadirne le motivazioni anche in questo giudizio».
Leggi l’articolo completo sull’edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Reggio
© Riproduzione riservata
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-06-04 01:32:10