“Nel 2021 6 milioni di italiani – in pratica uno su 10 – è stato visitato in un ambulatorio di otorinolaringoiatria del Servizio sanitario nazionale. Nello stesso anno ci sono stati 230.000 interventi chirurgici, alcuni dei quali ad altissima complessità. Adenoidi e tonsille sono interventi secondari del nostro carnet, quelli più importanti sono ben altri. E ancora: 136.000 nuovi ricoveri e 9.900 nuove diagnosi di tumori testa-collo, con prevalenza maschile (2,5 su 1 il rapporto uomini-donne). E a proposito dei 6 milioni di italiani visitati, si ritiene che possano essere almeno il doppio”, considerando quelli “non tracciabili poiché si sono rivolti in strutture private. Numeri importanti, se pensiamo che in Italia abbiamo 6.000 medici otorini, dei quali 2.000 iscritti alla Società italiana di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale, tutti in prima linea in ospedali e ambulatori pubblici e privati e nelle università”.
Così all’Adnkronos Salute Domenico Cuda, presidente SioeChCf e direttore Uoc di Otorinolaringoiatria all’ospedale ‘Guglielmo da Saliceto’ di Piacenza, a margine del 108° Congresso nazionale della Società italiana di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale, al Centro La Nuvola di Roma. “Tra gli aspetti più importanti emersi dal congresso – afferma lo specialista – sicuramente troviamo quello della chirurgia oncologica e delle nuove terapie, in particolare per patologie come la rinusinusite che viene trattata con farmaci biologici, con la cosiddetta medicina personalizzata, sia nella chirurgia sia nelle terapie, ovvero con cure differenziate per ridurre gli effetti collaterali e migliorare la qualità di vita dei pazienti”.
“Durante l’emergenza da Covid-19 c’è stato un incremento di mortalità per i tumori in tutti gli ambiti, compreso quelli di testa-collo”, evidenzia Cuda. In piena emergenza sanitaria, però, “abbiamo riscontrato che anche altri pazienti hanno avuti seri problemi. Tra…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-29 08:29:00