“Non eravamo ancora del tutto usciti dalla pandemia di Covid-19 che siamo piombati in questo clima di guerra, un clima in cui si parla di nucleare, e c’è una preoccupazione diffusa che non ha fatto altro che mantenere alti i livelli di malessere e di disagio. Va considerato che siamo arrivati alla pandemia con un trend di aumento sia dei disturbi che del disagio e del malessere psicologico che andava avanti già da molti anni”. L’avvento di Sars-CoV-2 e di tutto quello che è scaturito dall’emergenza epidemiologica “ha amplificato moltissimo questa situazione. Questa incertezza e questo disagio legati dalla pandemia in senso stretto hanno avuto anche una durata” logorante, “oltre 2 anni”. E’ una fase delicata dal punto di vista psicologico quella che sta attraversando la popolazione oggi, spiega all’Adnkronos Salute David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop).
A preoccupare è la combinazione di più fattori, ovviamente. Risultato: “Noi abbiamo rifatto recentemente lo stressometro”, uno strumento utilizzato per monitorare la situazione psicologica che stanno vivendo gli italiani, “e segnalava che oltre il 30% dei cittadini dichiarava un livello di stress molto alto, tra 80 e 100. Sono gli stessi punteggi che si vedevano in pandemia – evidenzia Lazzari – Quindi la situazione, è questa”.
Pandemia, clima di guerra, crisi economica mantengono “alti i livelli di malessere e di disagio – osserva – Ed è chiaro che poi questo malessere, protratto nel tempo, finisce per manifestarsi in forme ancora più evidenti”, con problematiche che incidono sulla salute mentale.
“Psicofarmaci ‘fai da te'” – L’aumento del consumo di psicofarmaci, segnalato anche da diversi studi, per Lazzari “risponde al fatto che tante persone hanno forme di malessere. E se aumenta il malessere aumenta anche il ricorso” a questi prodotti. Ma in realtà a preoccupare sono due fenomeni in qualche modo opposti: “Da un lato…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-28 16:33:03