Era capace di intendere e volere Ciro Russo quando il 13 marzo 2019 tentò di uccidere l’ex moglie Maria Antonietta Rositani dandole fuoco. La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha inflitto la condanna a 18 anni e 9 mesi di reclusione accogliendo la richiesta avanzata dal sostituto procuratore generale Francesco Tedesco.
Ciro Russo quella terribile mattinata di oltre tre anni fa arrivò a Reggio dopo essere evaso dai domiciliari che stava scontando a casa dei genitori a Ercolano (Napoli) per recarsi in riva allo Stretto e cercare di uccidere l’ex moglie. Maria Antonietta Rositani si salvò per miracolo, lottando per mesi tra la vita e la morte per le gravissime ferite riportate. La donna subì ustioni che le ricoprivano il 50% del corpo ed è uscita dall’ospedale dopo 20 mesi, alcuni dei quali passati in Terapia intensiva, e solo dopo avere affrontato svariati interventi chirurgici.
Nel processo d’appello Maria Antonietta Rositani, assistita dall’avvocato Alessandro Elia, si è costituita parte civile.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-05-17 17:27:26