Un aggiornamento sul conflitto tra Russia e Ucraina e una condivisione dei contenuti del terzo decreto interministeriale, Difesa-Affari esteri-Economia, che autorizza la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari e che è stato pubblicato venerdì scorso in Gazzetta Ufficiale. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha riferito oggi al Copasir, per oltre un’ora e mezza, sul nuovo provvedimento con l’invio di aiuti militari all’Ucraina e la lista allegata delle forniture, che come le volte precedenti è stata secretata. Il decreto è in linea con le “indicazioni” e gli “indirizzi dettati dal Parlamento”, ha assicurato, al termine dell’audizione, il presidente del Copasir Adolfo Urso.
Nei giorni scorsi il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè aveva detto che, rispetto ai precedenti, nel nuovo decreto c’è “qualcosa di diverso ma assolutamente nulla che vada nella direzione di armi tremende come i carri armati”. Secondo indiscrezioni, tra le forniture ci sarebbero stavolta anche mezzi di artiglieria pesante come gli obici FH70 e mezzi blindati leggeri di nuova generazione, i Vtlm cosiddetti Lince, ma non c’è nessuna ufficialità.
La lista resta infatti top secret e a spegnere qualsiasi polemica sul vincolo di segretezza è stato lo stesso presidente del Copasir che, intervenuto stamattina a ‘SkyTg24’, ha sottolineato: “La classificazione spetta al governo e nel merito penso sia opportuno” che la lista sugli aiuti militari all’Ucraina sia secretata. Oltre a ribadire i motivi di sicurezza nazionale alla base della decisione, Urso ha definito “inopportuno dire ed elencare a chi ha aggredito ciò che stiamo fornendo a colui che è stato aggredito e si sta difendendo con tutti i mezzi”. “Lo fanno tutte le democrazie occidentali – ha ribadito – non vedo perché dobbiamo dare informazioni agli aggressori sulle tipologie di armi che stiamo inviando”.
Non solo. Urso, a ‘Rainews 24’, ha ricordato: “Il…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-16 17:58:30