Gli Usa prospettano causa sottovarianti Omicron un’ondata autunno-inverno da 100 milioni di contagi Covid? “Rapportando il dato alla nostra popolazione”, che è circa 5 volte e mezzo inferiore rispetto a quella statunitense (quasi 60 milioni contro oltre 330 milioni), “per l’Italia vorrebbe dire calcolare quasi 20 milioni di casi“, oltre 18 milioni per la precisione: il 30% circa della popolazione. A fare i conti con l’Adnkronos Salute è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, dopo l’allarme lanciato dall’amministrazione Biden e legato alle caratteristiche di super contagiosità e immunoevasione di sub varianti come BA.2.12.1, BA.4 e BA.5.
Ma attenzione a leggere bene questa cifra vicina ai 20 milioni che sembra abnorme, avverte l’esperto. “Bisogna considerare innanzitutto – precisa – che già oggi ci sfuggono le dimensioni reali del contagio, perché le stime ci dicono che i casi giornalieri sono 2-2,5 volte più di quelli rilevati dai bollettini, e quindi probabilmente il 40-50% della popolazione si è in qualche modo infettato. Inoltre, teniamo presente che la grande maggioranza delle infezioni è asintomatica”.
Ciò premesso, al di là delle previsioni numeriche sempre complicate, sulla base dell’andamento che si osserva in Sudafrica (con Omicron 4 e 5) e States (con la ‘figlia’ di Omicron 2 BA.2.12.1), Pregliasco conferma l’opportunità di “valutare se rivedere al rialzo nel prossimo futuro le aspettative che avevamo per l’inverno che verrà, immaginando una pesantezza di Covid-19 un po’ maggiore dell’atteso”. Tutto questo non per creare allarmismo, puntualizza il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, ma per spingerci a “rinforzare assolutamente anche in Italia la capacità di individuazione e monitoraggio delle nuove varianti e sottovarianti, dunque la capacità di reazione”. Sars-CoV-2, torna a ribadire il virologo, non si è ancora rabbonito del tutto né…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-07 14:29:40