Sebbene ormai la decisione sia stata ampiamente maturata e l’appalto dei lavori già aggiudicato , non si spengono i riflettori sul presente ed il futuro di Piazza De Nava a Reggio Calabria. Uno dei luoghi maggiormente identitari della città, a due passi dal Museo Archeologico, sarà, come noto, oggetto di restauro da parte della Sovrintendenza. Una questione sulla quale si è aperto un ampio dibattito nel corso di quest’ultimi anni e mesi e che ha visto in prima linea la Fondazione Mediterranea, presieduta da Enzo Vitale, opporsi al progetto di restauro.
“La piazza – racconta ai nostri microfoni Vitale – è uno dei simboli della ricostruzione reggina dopo il terremoto del 1908 e su questa piazza insistono contemporaneamente ben tre stili architettonici. In primo luogo lo stile umbertino eclettico della seconda metà dell’800. La piazza è stata costruita dopo il 1908, ma si risentiva di quell’impostazione culturale, l’impostazione classica della piazza italiana con la statua al centro. Dopodichè nel basamento della statua, oltre al bassorilievo tipico dell’autore Jerace, abbiamo delle fontane laterali che sono il classico stile liberty tipico della ricostruzione reggina di quel periodo. A questo dobbiamo aggiungere una chicca architettonica presente in questa piazza costituita dalla cintura della piazza fatta da una serie di pilastrini tenuti insieme da dei tubi di materiale ferroso che è il classico stile razionalista italiano del ventennio. Ora, sono questa caratteristiche che danno importanza alla piazza, questo insieme che il reggino non vuole perdere. Il progetto di ristrutturazione, ma che in effetti non è se non una totale demolizione (presente peraltro nelle carte del progetto), è la demolizione dell’esistente e la sua sostituzione con dei disegni modernisti che non hanno nessun rapporto culturale, nè identitario con la città e con la sua storia. E’ una cosa…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-05-05 10:50:33