Antonino Cannavacciuolo lo chef campano pluristellato, il «supereroe della cucina», come è chiamato per il suo stile esplosivo, che se ti molla una pacca lascia il segno («anche se negli ultimi sono diventato meno esuberante: devo stare sempre attento a quello che dico, a una battuta, si rischia sempre di essere fraintesi»), torna in tv con la nuova stagione di Cucine da Incubo, da domenica 3 aprile per la prima volta su Sky Uno, in streaming su Now e sempre disponibile on demand. Il primo episodio sarà in anteprima – sempre su Sky Uno e Now – giovedì alle 20. Ancora una volta il patron del ristorante Villa Crespi (sul lago d’Orta) impedirà, o nei casi più disperati ce la metterà metterà tutta, a tanti locali di cadere nel baratro del fallimento.
«Non è a cuor leggero che si apre un ristorante, e lo si gestisce, certamente non è saper cucinare per dieci amici a cena. Miracoli non ne faccio, io do i consigli – ha spiegato lo chef – , cerco di portare il ristorante alla voglia di fare all’entusiasmo, cerco di rimetterli in pista poi se sei intelligente a capire, bene, sennò cambia mestiere. Se ha una tradizione di tipo familiare, se il padre accetta i cambiamenti va avanti».
Infatti l’errore più comune è quello di cadere sulla gestione, sulle portate, sulla conservazione dei cibi. Per Cannavacciuolo, amatissimo Chef da cinque stelle Michelin e dalle grandi capacità imprenditoriali, un nuovo impegno dopo Masterchef Italia: «Ho appena firmato il contratto per altri due anni» dice (mettendo a tacere i rumors che parlavano di una sua possibile uscita), che lo vede alle prese con missioni impossibili.
Ha iniziato a lavorare in cucina a 14 anni, «la televisione «mi ha dato molto e mi ha tolto, ad esempio la privacy», dice. «Non sono più la persona che può andare a bere un drink al bar tranquillo. Cerco di andare all’estero per godermi la famiglia… Certo averne di questi problemi, non scherziamo! Il successo mi ha…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-31 09:01:51