“Presidente Meloni, ma lei è ricattata dalla ministra Santanchè?”. Toni Ricciardi del Pd va dritto in aula durante la discussione generale sulla sfiducia alla ministra del Turismo, presente a Montecitorio, in un’aula sguarnita dalla maggioranza. Tra i banchi delle opposizioni invece ci sono Giuseppe Conte e Elly Schlein, che poi parlano a lungo in Transatlantico. C’è un fronte comune sulla richiesta di dimissioni a Santanchè. Ma è alla premier Meloni che puntano le opposizioni. “Meloni va dicendo urbi et orbi che lei non è ricattabile. Da chi è ricattata?”, chiede Vittoria Baldino dei 5 Stelle. E ancora il dem Ricciardi: “Noi abbiamo una domanda di fondo da porre a Meloni: ma lei è ricattata dalla ministra Santanchè? Per quale ragione non è in grado di convincere e pretendere le dimissioni da una ministra che sta imbarazzando le istituzioni?“.
La mozione M5S Pd Avs
La mozione, presentata dai 5 Stelle, è stata poi sottoscritta da dem e Avs. I ‘centristi’ di Azione, Iv e Più Europa non l’hanno firmata, ma hanno annunciato che, al momento del voto, diranno sì alle dimissioni. Dice Riccardo Magi: “Voteremo la sfiducia a Santanchè ma mi sembra evidente che la ministra sia stata già sfiduciata dalla sua stessa maggioranza e scaricata politicamente da Giorgia Meloni e da tutto il governo”.
Ma quando si voterà la mozione? “Potrebbe anche essere votata in settimana ma dipende se la maggioranza ha intenzione di dilatare i tempi…”, si spiega in ambienti parlamentari Pd. Quale sia la volontà della maggioranza, non è ancora chiaro alle opposizioni. Se la mozione non dovesse essere votata entro la settimana, rischia di slittare e non di poco. “Ci sono tre decreti in arrivo, se ne riparlerebbe a fine febbraio”.
Banchi della maggioranza vuoti
“Noi siamo qui a chiedere che la ministra Santanchè si dimetta perché la sua permanenza rappresenta un disonore per le istituzioni. E’…
Fonte www.adnkronos.com 2025-02-10 23:01:28