Arriva la stagione delle riniti, rinocongiuntivi, asma e allergie ed è necessario non confonderle con le varianti covid Omicron. A suggerire come comportarsi nel caso di questi disturbi di primavera e l’imperversare di Omcron e della sottovariante Omicron 2 è l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata. “Si tratta di patologie che hanno indubbiamente un forte impatto sulla popolazione considerando che, secondo fonti aggiornate e accreditate, in Italia circa la metà della popolazione soffrirebbe di allergie respiratorie con un trend in aumento costante – avverte Minelli – Dati, questi, che non possono e non devono essere sottostimati e che in tempi di Covid, inevitabilmente, portano a dover operare un’indispensabile differenziazione tanto più se correlati all’azione patogena di Omicron”.
“Omicron, infatti, è dotata di un tropismo cellulare diverso da quello delle altre varianti già note, avendo sviluppato una specifica selettività verso tessuti diversi da quello polmonare e manifestando una straordinaria capacità di infettare le cellule della mucosa del naso – ricorda l’immunologo – Da qui la sua potente contagiosità ma anche la sua attitudine a provocare disturbi prevalentemente a carico delle alte vie respiratorie, per molti versi sovrapponibili a quelli che, in questa stagione, si presentano puntualmente nei soggetti con storia clinica di pollinosi, anche nota come ‘febbre da fieno'”.
“Sicché, se esistono addirittura dei criteri diagnostici differenziali tra forme perenni e forme stagionali di rinite allergica, figurarsi quanto utile possa essere, anche sul piano pratico, la conoscenza di elementi discriminativi grazie ai quali convincersi, se non altro, dell’inutilità di sottoporsi ad una sequenza ravvicinata di tamponi lunga quanto la serie di belle giornate che la primavera può offrirci”, suggerisce Minelli.
“Nelle forme stagionali di rinite i…
Fonte www.adnkronos.com 2022-03-26 11:05:14