In tarda mattinata, quando la notizia del pranzo al Quirinale tra la premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rimbalza, c’è chi teme, nella maggioranza, e chi spera, nell’opposizione, che i ‘fuori pista’ di Matteo Salvini e Antonio Tajani abbiano provocato una slavina, col rischio concreto che venga giù tutto. Ma a stretto giro di posta fonti di Palazzo Chigi mettono in chiaro che l’incontro -avvenuto mercoledì e rimasto coperto per 24 ore- “non c’entra assolutamente nulla con le fibrillazioni che ci sono state ieri in Parlamento”, era infatti “programmato da almeno una settimana” e “non a sorpresa”.
La telefonata a Tajani e Salvini
Nel ‘menu’ “i viaggi internazionali, un excursus sull’Europa, dopo l’ok alla Commissione Ue con la nomina di Raffaele Fitto come vice presidente esecutivo e, naturalmente, la manovra”. Che poi tra le portate non sia entrato anche lo sgambetto di Fi e il fallo di reazione della Lega -con il governo andato giù per ben due volte- resta difficile crederlo, di fatto però nel ‘day after’ si rafforza a Palazzo Chigi la volontà, emersa già ieri, di lasciarsi tutto alle spalle e tirare avanti. Meloni, oggi in Sardegna e domani a Bari per gli ultimi accordi di coesione da siglare, avrebbe sentito in giornata sia Salvini che Tajani, per normalizzare e ripartire dopo l’incidente. “Certo, fino al prossimo inciampo…”, la convinzione che serpeggiava nei capannelli di deputati e senatori di Fdi questa mattina riuniti a Montecitorio per l’ennesima fumata nera sulla Consulta. A riprova che tra alleati resta una certa diffidenza. Anche oggi è stato disinnescato in extremis un incidente tra Forza Italia e Lega, con il ‘paraculetto’, affibbiato da Raffaele Nevi al leader leghista.
I saluti a Fitto va in Ue
Domani, viene assicurato, in Cdm non si farà parola sull’accaduto, nessun appello a evitare frizioni -“il messaggio è già passato forte e chiaro”, la…
Fonte www.adnkronos.com 2024-11-28 18:59:31