A quanto apprende l’Adnkronos, il Viminale ha dato mandato all’avvocatura dello Stato di preparare i ricorsi contro la sentenza del Tribunale di Roma che ha bocciato il trattenimento dei 12 migranti in Albania, trasferiti in Italia sabato scorso dopo la mancata convalida.
Ieri il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi ha dato via libera al dl sui Paesi sicuri che mira a ‘blindare’ gli hotspot in Albania. La misura ‘trasla’ l’elenco dei Paesi considerati sicuri dal decreto interministeriale a un decreto ad hoc, con l’obiettivo di renderlo norma primaria.
I ricorsi: “Ordinanza errata e ingiusta”
L’ordinanza “è errata e ingiusta”, quanto scrive il Viminale in uno dei ricorsi presentati in Cassazione contro la decisione dei giudici del Tribunale di Roma. Secondo quanto si legge nel ricorso relativo a un cittadino proveniente dal Bangladesh, “l’ordinanza deve essere cassata non solo per essersi fondata su una ricostruzione normativa errata ma anche per aver completamente omesso di indicare le ragioni in fatto che hanno condotto il Tribunale ad affermare, sulla base di detta ricostruzione, il Paese di origine dell’odierno intimato non fosse sicuro per quest’ultimo in relazione ai motivi riportati nella scheda Paese allegata al decreto Maeci del 7.5.2024 e non potesse quindi trovare applicazione la disciplina della procedura accelerata alla frontiera o nelle zone di transito”.
L’ordinanza del Tribunale di Roma pare viziata ”per carenza assoluta di motivazione e o motivazione apparente, sulle questione decisiva della declaratoria del Tribunale di insicurezza del Paese di origine del richiedente”. Inoltre scrive l’avvocatura dello Stato, l’ordinanza è ”viziata per aver fatto mal governo delle norme che regolano la designazione di Paese di origine sicura e soprattuto aver travisato il contenuto e la portata della sentenza della Corte di Giustizia Ue del 4 ottobre 2024”.
Secondo quanto ricostruisce il Viminale nel…
Fonte www.adnkronos.com 2024-10-22 12:15:00