La malattia X, paventata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è in arrivo? “Sì, arriverà”. A ribadire il messaggio è la virologa Ilaria Capua, oggi a Milano a margine di un appuntamento a Casa Recordati – del ciclo Recordati Lectures 2024 – dove l’esperta è stata invitata per parlare di salute circolare. “Anche se guardiamo solo alle pandemie influenzali, e non mettiamo altre infezioni nel calderone, per quello che sappiamo nell’ultimo secolo, dal 1900 al 1999, ce ne sono state 3. Facendo i conti, le pandemie influenzali arrivano ogni 11-40 anni, quindi un’altra pandemia ci sarà. Potrà essere causata da un virus influenzale, che è uno dei principali indagati, o potrà essere causata da altri virus. Ma ci sarà“.
Non è questione di se, ma di quando arriverà, conferma commentando all’Adnkronos Salute il monito che arriva dall’agenzia Onu per la salute. “Quello che proprio dobbiamo fare è prepararci, perché sennò non possiamo ritenerci Homo sapiens, ma passiamo direttamente alla categoria ‘Homo stupidus'”, osserva la scienziata che dopo anni di base negli Usa è rientrata in Italia, a Bologna, dove è Senior Fellow of Global Health alla Johns Hopkins. Anche a livello individuale, l’invito è a “non dimenticare. Penso alla fobia delle mascherine – riflette – Io quando ero negli Stati Uniti avevo le mascherine a casa. Da sempre. Perché sapevo che una pandemia sarebbe arrivata, e sapevo che quando sarebbe arrivata le mascherine non si sarebbero trovate”. Ecco quindi, evidenzia, “l’importanza di prepararsi. E si sa cosa bisogna fare. Non è una questione di dire ‘oddio, da dove comincio'”.
Che orizzonte temporale abbiamo? “Dovremmo essere pronti già domani – avverte Capua – E’ chiaro che noi non possiamo sapere quando arriverà” la malattia X, “ma avere gli strumenti” già predisposti “è fondamentale. Quindi prepararsi, non dimenticare e continuare ad applicare comportamenti virtuosi tipo…
Fonte www.adnkronos.com 2024-02-16 16:24:57