“I costi sono alle stelle, le produzioni rallentate e i materiali per lo più irreperibili. I cantieri sono a rischio chiusura e la situazione per le opere in corso è nei fatti fuori controllo”. Il presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, manifesta tutta la preoccupazione degli imprenditori edili alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane, chiedendo subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese “altrimenti i cantieri pronti per l’avvio, anche a causa della carenza di materie, resteranno sulla carta”.
“Insieme ai colleghi delle sezioni provinciali di Ance, Luigi Alfieri di Catanzaro, Michele Laganà di Reggio Calabria, Domenico Letizia di Vibo Valentia e Giovanni Mazzei di Crotone, stiamo monitorando la situazione. Riceviamo il grido di allarme delle nostre imprese che denunciano, in Calabria come nel resto del Paese, una situazione ormai fuori controllo, che le misure varate finora non sono state in grado di arginare” continua il presidente Perciaccante.
Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali di costruzione, che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno, sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili, se non a costi insostenibili, bitume, acciaio, alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne.
I costruttori calabresi sostengono l’azione del presidente di Ance, Gabriele Buia, che ha chiesto un incontro urgente al Presidente Draghi, perché se non si dovesse intervenire al più presto con le contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti, le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-11 15:16:01