La Giunta comunale di Scalea ha
deliberato un atto di indirizzo agli uffici affinché revochino
alla sezione di Cetraro dell’Associazione italiana assistenza
spastici (Aias) la concessione venticinquennale dell’area sulla
quale sorge la piscina, distrutta da una tromba d’aria il 30
settembre del 2013.
I tecnici comunali dovranno inoltre approntare uno studio di
fattibilità per il ripristino della funzionalità della
struttura, attualmente sotto sequestro su disposizione della
Procura della Repubblica, di Paola e nel frattempo precipitata
nell’abbandono e nel degrado.
La decisione, riferisce il Comune, è stata presa anche in
considerazione dei tempi troppo lunghi della giustizia. A
seguito del disastro, che fortunatamente non ebbe conseguenze
per le persone presenti nella piscina, l’Aias ha infatti
intentato una causa civile contro il Comune, tuttora pendente,
per presunti inadempimenti contrattuali, chiedendo la condanna
dell’ente al risarcimento del danno e al ripristino dello stato
dei luoghi. Il Comune, da parte sua, si è costituito nel
procedimento, opponendosi a ogni addebito.
“Ad oggi – ha detto il sindaco, Giacomo Perrotta – l’area
resta abbandonata e degradata, rappresentando anche un danno
d’immagine per la città. Esiste un concreto interesse pubblico
al ripristino della piena fruibilità dell’impianto sportivo a
favore della cittadinanza. C’è inoltre da considerare che la
piscina comunale sorge su area demaniale marittima di proprietà
dello Stato in concessione al Comune di Scalea, che corrisponde
regolarmente il canone all’erario”.
“Per tutti questi motivi – ha aggiunto il sindaco Perrotta –
abbiamo deciso di procedere alla revoca della concessione
all’Aias della gestione della piscina, con conseguente decadenza
della convenzione per l’affidamento dell’impianto”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte www.ansa.it 2024-01-30 17:06:17