Sono almeno un centinaio i
trattori arrivati davanti alla Cittadella regionale di Catanzaro
per protestare contro le regole comunitarie e contro l’aumento
dei costi di produzione in agricoltura.
A organizzare la manifestazione, che segue la mobilitazione
messa in atto già da ieri, sono i componenti del Movimento
Territorio e agricoltura, che raggruppa produttori e allevatori.
I manifestanti, che provengono da tutta la Calabria, sono giunti
da Lamezia Terme e da Botricello a bordo dei loro mezzi,
bloccando letteralmente sia la statale 106, sia la statale 280 a
partire dalle 8 del mattino. La protesta, nel percorso per
raggiungere la sede della Giunta regionale, ha anche ostacolato
l’arrivo in pullman con alcuni studenti universitari costretti a
proseguire a piedi per raggiungere le loro facoltà. L’intento
degli agricoltori, che hanno marciato a passo d’uomo e suonando
i loro clacson, era proprio quello di creare enormi disagi alla
circolazione.
“Insetti nella farina, latte sintetico, dove arriveremo? Non
possiamo proprio accettare – spiegano alcuni organizzatori – che
tutto questo possa entrare nel nostro Made in italy. Le nostre
aziende da anni si basano sul biologico ed è questo che vogliamo
tramandare ai nostri figli che, come noi, hanno creduto in
questa realtà”.
Con slogan come “Se anche oggi hai mangiato ringrazia un
agricoltore” e l’L’agricoltura è vita” i manifestanti chiedono
al governo regionale di supportarli con quello nazionale “che
non comprende proprio il settore e la base dello sciopero e
della protesta”. Una protesta, sottolineano, che riguarda le
norme comunitarie sull’etichettatura dettagliata dei prodotti,
l’aumento del costo del gasolio, la gestione dei consorzi di
bonifica e l’aumento degli interessi bancari.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte www.ansa.it 2024-01-23 13:13:36