Non solo boom di ascolti e gradimento del pubblico. A promuovere a pieni voti la fiction ‘Doc – Nelle tue mani’, tornata su Raiuno con la prima puntata della terza serie, è anche l’Ordine dei medici che della serie di cui è protagonista il dottor Andrea Fanti-Luca Argentero apprezza il mix perfetto tra l’aspetto scientifico di alto livello, quello umano dei suoi protagonisti in camice bianco che non inciampano mai nel rischio di diventare supereroi, l’etica della professione e l’apertura ad altre tematiche proprie della sanità italiana. “Le fiction come ‘Doc’ – spiega all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) – funzionano perché mescolano la parte più prettamente medica alle vicende private dei personaggi, ognuno con sue peculiari caratterizzazioni: personaggi nei quali ci immedesimiamo e ai quali ci affezioniamo”.
“Anche la risoluzione dei casi clinici – prosegue Anelli – è resa avvincente dal fatto che segue uno schema logico deduttivo, con indizi e prove, come fosse la ricerca del colpevole in un film giallo. Dal punto di vista scientifico alcune fiction, come questa, sono molto precise anche perché gli sceneggiatori sono affiancati da consulenti medici. L’unico rischio è quello di dare una visione troppo trionfalistica della medicina, che tutto può e tutto cura, e del medico che diventa quasi un supereroe. Rischio che – fa notare il presidente degli Ordini dei medici – sembra scongiurato in ‘Doc’, che ha visto morire, per il Covid o per gli effetti collaterali di un farmaco, anche personaggi molto amati dal pubblico. Inoltre, in questa fiction grande spazio ha l’etica: ricordo un monologo dove il dottor Fanti citava fedelmente i principi del Codice deontologico. E ampio spazio viene dato, in questa terza serie, anche a problematiche quali l’aziendalizzazione e il dover fare i conti con gli obiettivi di bilancio a volte…
Fonte www.adnkronos.com 2024-01-12 15:54:49