Lo sciopero nazionale di Cgil e
Uil ha fatto tappa in Calabria con manifestazioni a Catanzaro,
Cosenza e Crotone. “Ampia”, secondo i sindacati, la
partecipazione “per una protesta contro il governo e la sua
manovra finanziaria che tocca in modo particolare il
Mezzogiorno, ancora una volta messo da parte ed escluso da
politiche di sviluppo e di crescita”.
In piazza Prefettura a Catanzaro il segretario generale della
Cgil Angelo Sposato ha detto che “la Calabria c’è e scende in
piazza per dare voce a chi non ha voce, per esprimere un Sud che
si sente abbandonato, che è scomparso dall’agenda politica, che
non ce la fa ad arrivare a fine mese. Un Sud che ha bisogno di
politiche di sviluppo, di lavoro, di investimenti che diano
risposta anche quei 15mila giovani l’anno che vanno via. È
urgente sostenere il reddito delle famiglie, serve un grande
piano per il lavoro e un’attenzione particolare alle
infrastrutture. Dalla 106 e l’elettrificazione della Ionica,
all’Alta Velocità per connettere la Calabria al resto del
Paese”.
“Oggi – ha detto a Cosenza il segretario confederale Cgil
Pino Gesmundo – manifestano e scioperano i lavoratori e le
lavoratrici del Mezzogiorno, una risposta a questo governo che,
deve farsene una ragione, non può precettarci tutti.
Continueremo a essere nelle piazze e a manifestare contro queste
scelte che non danno risposte, in particolare al Sud. Ma oltre
il tema politico, di mezzo c’è la difesa della Costituzione
messa in discussione perché antifascista. Capiamo che il Governo
ha qualche problema con questo termine, ma questa è la
Costituzione, antifascista, che valorizza la democrazia, la
partecipazione, a partire dal diritto di sciopero fino alla
possibilità di tenere un Paese unito contro il presidenzialismo,
contro l’autonomia differenziata”.
“È stata una bella manifestazione – ha detto a Reggio la
segretaria nazionale Flc Cgil Gianna Fracassi – con tanti
lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionate che non si
arrendono ad una legge di bilancio sbagliata e ingiusta,
all’autonomia differenziata che rischia di far arretrare il
nostro Paese, oltre che il Sud e non si arrendono ad
un’ingiustizia sociale alimentata da riforme sbagliate come
quella fiscale”.
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Fonte www.ansa.it 2023-12-01 14:20:33