“Appello rifiutato” per Indi Gregory. La “deadline” sul distacco delle macchine è stata rinviata “a lunedì. Nel frattempo lavoriamo ad altri percorsi”. Ad annunciarlo su X Simone Pillon, legale che segue la famiglia della piccola in Italia, aggiornando sulla decisione della Corte d’appello britannica in merito al destino della bimba che soffre di una patologia genetica, al centro di un caso legale fra Italia e Uk.
No giudici Uk a trasferimento in Italia
Sul tavolo c’erano due richieste: consentire il distacco delle macchine a casa da un lato, dall’altro permettere lo spostamento della bimba all’ospedale Bambino Gesù di Roma. “Respinto l’appello dei genitori e negato il ricorso alla Convenzione dell’Aja per il suo trasferimento in Italia”: così Pro Vita & Famiglia su X.
“L’ostinazione dei giudici inglesi nel voler mettere fine alla vita di questa piccola combattente, nonostante il parere medico contrario dell’ospedale Bambino Gesù” di Roma, “è qualcosa di semplicemente satanico”, ha aggiunto l’associazione Pro Vita & Famiglia.
Meloni: “Trasferirla in Italia in base a convenzione Aja”
“Il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha scritto urgentemente al Lord Cancelliere e segretario di Stato per la Giustizia del Regno Unito, chiedendo che i due Paesi collaborino ufficialmente per facilitare il trasferimento di Indi a Roma ai sensi della Convenzione dell’Aia. Il premier Meloni ha scritto ad Alex Chalk illustrando la richiesta urgente presentata ieri” dal console italiano a Manchester in qualità di giudice tutelare di Indi all’Alta Corte del Regno Unito. Ricorso in cui si chiedeva al giudice Robert Peel di cedere la giurisdizione del caso ai sensi della Convenzione dell’Aia del 1996. E’ quanto riferito da Christian Concern, l’organizzazione britannica che sta supportanto i genitori della bambina nella sua battaglia. La richiesta a quanto si apprende è stata avanzata ieri.
Nella lunga missiva indirizzata al Lord cancelliere e…
Fonte www.adnkronos.com 2023-11-10 17:26:37