Tutti assolti perché il
fatto non sussiste. Cadono in primo grado le accuse a carico dei
16 imputati del processo denominato “Eumenidi”, scaturito dalle
indagini svolte dalla Guardia di finanza e dalla Polizia di
frontiera sui presunti illeciti che sarebbero stati commessi
nella gestione della “Sacal”, la società che nel 2017, anno a
cui risalgono i fatti, gestiva l’aeroporto di Lamezia Terme
(oggi la Sacal gestisce tutti e tre gli aeroporti calabresi).
La sentenza di assoluzione è stata emessa dal Tribunale di
Lamezia Terme (presidente Adele Foresta) in accoglimento della
richiesta che era stata avanzata dal pubblico ministero, Santo
Melidona. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di
corruzione, peculato, abuso d’ufficio e induzione a dare o
promettere utilità, .
Le persone assolte sono Massimo Colosimo, all’epoca
presidente della società; gli ex direttori generali Pierluigi
Mancuso e Pasquale Clericò, deceduto mentre era in corso il
dibattimento; l’ex responsabile dell’ufficio legale, Ester
Michienzi; i componenti del consiglio di amministrazione
Floriano Noto, Bruno Vincenzo Scalzo, Giampaolo Bevilacqua,
Giuseppe Mancini, Floriano Siniscalco; l’ex presidente della
Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno; l’ex responsabile dell’area
del personale, Sabrina Mileto; Angelina Astorino, referente del
Centro per l’impiego; il carabiniere Marcello Mendicino; l’ex
vicesindaco di San Mango d’Aquino, Pasquale Torquato; Giuseppe
Vincenzo Mancuso; l’imprenditore Emanuele Ionà, ex consigliere
comunale di Lamezia e poi componente del Cda della Sacal.
Dall’indagine della Guardia di finanza erano emersi presunti
rimborsi di denaro per viaggi di lavoro “fantasma”, richieste di
raccomandazione per assumere alla Sacal persone legate da
rapporti di amicizia con i vertici della società o per fare
tirocini.
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Fonte www.ansa.it 2023-11-07 20:28:25