Durante la scorsa notte i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e, in particolare, quelli del Gruppo di Locri, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura – nei confronti di 9 persone (di cui 7 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), indagate a vario titolo per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, nonché produzione, traffico e detenzione illeciti di stupefacenti in concorso.
Gli omicidi di Gerocitano e Gerace
Il provvedimento è il risultato di un’ampia e strutturata attività di indagine, condotta dalla Compagnia di Roccella Jonica e coordinata dalla Dda reggina che, avvalendosi di risultanze investigative su personaggi legati a vario titolo alla criminalità organizzata di Stilo e dei Comuni limitrofi, acquisite fin dal 2014, nonché delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, traendo elementi dalle emergenze probatorie raccolte nell’ambito di separati procedimenti penali diretti dalla Procura di Locri, aventi ad oggetto alcuni fatti delittuosi che nel passato avevano insanguinato l’area dello Stilaro – tra cui spiccano gli omicidi di Marcello Gerocitano nel 2005 e Giuseppe Gerace nel 20212 – ha consentito di disarticolare l’operatività di un presunto gruppo criminale di tipo mafioso.
Gli arrestati: NOMI
C’è anche il boss latitante Fernando Spagnolo, di 67 anni, tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Giovanna Sergi nell’ambito dell’operazione «Doppio sgarro” coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. Spagnolo risulta irreperibile dal maggio 2019 a seguito della condanna all’ergastolo emessa dalla Corte d’Assise d’Appello per l’omicidio di Marcello Geracitano avvenuto a Stilo il 16 gennaio 2005. Sentenza che lo scorso settembre è stata…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-03-08 08:05:03