Ottimizzare la presa in carico multidisciplinare del paziente è fondamentale anche nel caso di patologie oncoematologiche il cui peso economico annuo medio, per paziente, è di superiore a 41mila euro. Sono alcuni dei risultati emersi durante la XVI edizione del Congresso nazionale della Società italiana di Health Technology Assessment (SiHta), al simposio ‘Il burden economico della macroglobulinemia di Waldenström (Mw) e della leucemia linfatica cronica (Llc) e stima del potenziale impatto organizzativo legato alla gestione multidisciplinare dei pazienti’, promosso da BeiGene, azienda biotecnologica globale.
Queste patologie – spiega una nota – hanno caratteristiche croniche e interessano perlopiù soggetti anziani che, presentando spesso numerose comorbidità, hanno una presa in carico particolarmente complicata. Entrambe le neoplasie linfoproliferative rientrano nella categoria dei linfomi non Hodgkin: la macroglobulinemia di Waldenstrom, un raro tumore del sangue, colpisce ogni anno circa 250 persone in Italia (circa il 2% di tutti i linfomi non-Hodgkin) e ha in genere una progressione lenta dopo la diagnosi. La leucemia linfatica cronica, una delle forme di leucemie più frequenti negli adulti, è spesso indolente e si sviluppa lentamente. Molti pazienti potrebbero non aver bisogno di un trattamento immediato: circa due terzi richiedono, alla diagnosi o in un momento successivo, il trattamento con una terapia sistemica e la maggior parte viene sottoposta a più di una linea di terapia.
Dal punto di vista dell’impatto economico, l’analisi presentata da Francesco Saverio Mennini, professore di Economia sanitaria e Microeconomia, direttore Eehta-Ceis, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, e presidente SiHta, ha stimato una media di 7.568 pazienti ospedalizzati ogni anno per le patologie considerate, con la maggioranza dei pazienti ricoverati con Llc (87%) contro il 13% della Wm. Complessivamente…
Fonte www.adnkronos.com 2023-10-26 17:55:29