“Il presidente Roberto Occhiuto ha legittimamente difeso l’emendamento inserito nel Milleproroghe che consentirà di effettuare stabilizzazioni e, eventualmente, nuove assunzioni nei dipartimenti della Regione Calabria. Il sindacato CSA-Cisal non può che essere favorevole alla stabilizzazione dei precari e all’ingresso di nuove risorse umane, staremo semmai attenti sull’entità dei numeri annunciati dal governatore: 200 unità nel primo anno e 400 nell’anno successivo. Tutto bene, ma queste sono azioni per il futuro (pur se non troppo lontano), ma per il presente? E cioè con l’attuale struttura burocratica della Regione? Ricordiamo come la sfida del Pnrr sia già partita con i suoi traguardi intermedi e finali da raggiungere e che i calabresi meritano risposte all’altezza della situazione anche sulle attività “ordinarie”.
PRESIDENTE, QUESTA È LA PIANTA ORGANICA DELLA REGIONE
I fatti concreti, nel presente, si ottengono solo e soltanto valorizzando le risorse attuali – tanto bistrattate dalla vulgata popolare – che ha la Regione. Non siamo certo contro nuove assunzioni e stabilizzazioni, ma urge la riqualificazione del personale. Un concetto peraltro affermato pubblicamente dallo stesso presidente Occhiuto fin dai primi giorni dal suo insediamento. E che forse si è perso già dopo pochi mesi. C’è una strada lineare – osserva il sindacato – per intraprendere questo percorso: le progressioni verticali. Probabilmente perché (giustamente) impegnato su più fronti il presidente non ha chiara l’entità e la composizione della “pianta organica” della Regione Calabria. La ricordiamo noi, e con dati aggiornati. Il totale dei dipendenti, inclusi quelli dislocati in tutte le province, ammonta a 1.653 unità. Di questi, 15 sono categorie A, 557 categorie B, 358 categorie C e 723 categorie D.
Qual è l’elemento lampante? La pianta organica è numericamente disomogenea. È evidente, anche per un cieco, che sono molte le categorie B…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-06 05:36:45