“Servirebbe una strategia di medio e lungo termine, un ‘piano Marshall’ per le scienze della vita che, attraverso una collaborazione stretta fra pubblico e privato, riesca ad avere il meglio da ricerca, sviluppo, produzione, export, e soprattutto cura e prevenzione per tutta la popolazione”. Così Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato di Gsk Italia, commentando con l’Adnkronos Salute il Libro bianco ‘Aumentare l’attrazione degli investimenti esteri per la competitività del Sistema-Italia – Quale strategia per l’industria farmaceutica’, realizzato da The European House-Ambrosetti con Iapg (Associazione delle aziende farmaceutiche italiane a capitale americano) ed Eunipharma, che riunisce le aziende farmaceutiche italiane a capitale europeo e giapponese.
“Dobbiamo rivedere temi e dinamiche strategiche che segneranno il progresso dell’Italia e la possibilità di migliorarne il posizionamento fra i Paesi chiave. E dobbiamo tener conto del cambiamento demografico in corso, della situazione geopolitica ed energetica, senza dimenticare l’impatto, ancora da scoprire, dell’intelligenza artificiale”, afferma il medico e manager, da più di vent’anni alla guida delle attività di Gsk in Asia, Americhe ed Europa. Sul piano demografico, osserva, “la popolazione europea ha bisogno di condurre una vita attiva e in salute più a lungo, mentre nei Paesi in crescita occorre sostenere la formazione e l’assistenza sanitaria perché escano dal baratro di malattie evitabili”. A livello internazionale, continua il presidente e Ad di Gsk Italia, “oggi però siamo di fronte a una frammentazione di ricerca, produzione e commercio, a seguito dei mutamenti geopolitici. Tra i grandi blocchi formati da Stati Uniti, Cina, paesi Brics, in cui l’India gioca un ruolo da outsider, l’Europa rischia di rimanere al palo della ricerca, dell’innovazione e dell’economia”. A tale proposito, “energia, materie prime strategiche, cambiamenti climatici…
Fonte www.adnkronos.com 2023-09-06 12:41:00