“Una cosa che mi piacerebbe ha a che fare con l’obiettivo delle associazioni pazienti di essere sempre più riconosciute e considerate – in termini di valore di ciò che facciamo – dagli stakeholder del settore. E quindi auspico una ‘raccolta di volontari’: a chi lavora nelle imprese farmaceutiche, ai tavoli delle aziende sanitarie regionali, al ministero noi offriamo qualche giornata di volontariato in cui si potrà imparare molto direttamente sulla propria pelle”. E’ la proposta che Rosanna d’Antona, presidente di Europa Donna Italia, abbinerebbe il prossimo anno a un nuovo rapporto sull’associazionismo della salute. Se il report presentato oggi a Milano – condotto su 5 associazioni della rete Alleati per la salute – ha provato a quantificare il valore economico e sociale dell’attività di volontariato garantita da queste realtà, “l’anno prossimo ci piacerebbe fare due cose: allargare il numero delle associazioni nel rapporto, ma anche andare a rendicontare il nostro lavoro di ‘advocacy’. Misurare cioè il nostro impatto legislativo: quante leggi sono passate” su temi proposti, “quante mozioni sono state accolte, quante audizioni prese in considerazione. E se moltiplichiamo quello che ognuno di noi fa a livello nazionale, ma anche regionale credo che potrebbero venire fuori dei numeri importanti”.
“Oggi – continua d’Antona – siamo in un cammino verso il punto in cui dovremmo essere. Ho proposto di fare questo esercizio di misurare cosa fanno i nostri volontari perché volevamo dare una misurazione tangibile a qualcosa che poi in realtà è intangibile, cioè la disponibilità, il cuore, il fatto di stare al fianco dei pazienti senza retribuzione, la raccolta dei fondi per destinarli in visite specialistiche attrezzature per gli ospedali e così via. Diciamo sempre che vorremmo fare di più ed essere ascoltati sempre meglio. E quindi questo è un punto di partenza: mettere insieme i nostri numeri, operazione che è stata utile…
Fonte www.adnkronos.com 2023-07-13 14:43:52