Resi noti esami campioni prelevati dopo rottura tubo discarica
(ANSA) – CRUCOLI, 29 GIU – Non risulta alcun tipo di
inquinamento nel mare Ionio antistante i comuni di Cariati e
Crucoli Torretta, tra le province di Cosenza e Crotone . Lo
confermano di risultati delle analisi eseguite da Arpacal a
seguito della fuoriuscita di una ingente quantità di percolato
dalla discarica di Scala Coeli di proprietà della Bieco avvenuta
il 22 giugno scorso.
Il percolato, finito prima nel torrente Patia e poi nel
fiume Nicà, che fa da confine tra le due province, aveva
raggiunto il mare dopo aver percorso ben 14 chilometri. Per
questo motivo i sindaci di Crucoli e Cariati, Cataldo Librandi e
Cataldo Minò avevano emesso delle ordinanze precauzionali di
divieto di balneazione, pesca e di utilizzo dell’acqua del fiume
per irrigare e dare da bere agli animali. L’Arpacal il 23 giugno
aveva svolto dei campionamenti in mare nei quali “i valori di
concentrazione dei parametri chimici – è scritto nel rapporto
Arpacal – non evidenziano indici di inquinamento”.
Le analisi dei campionamenti effettuati per i punti di
balneazione nel tratto di costa dei due comuni hanno rilevato
“valori conformi a quelli imposti dalla norma” per la presenza
di enterococchi ed escherechia coli. Un dato che, come si legge
in una nota del Comune di Cariati, è stato confermato anche
dalle analisi commissionate dall’Amministrazione Comunale a
laboratori accreditati e che hanno monitorato l’intero litorale
comunale: “analisi che ricalcano i risultati dell’Arpacal
restituendo per diversi tratti dati eccellenti rispetto alla
qualità delle acque”.
Non ci sono invece ancora dati delle analisi per quanto
riguarda la situazione del fiume Nicà, del torrente Patia e dei
terreni della valle del Nicà interessati alla fuoriuscita di
percolato. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Fonte www.ansa.it 2023-06-29 15:50:30