Davanti al gip di Vibo Valentia ha detto che auto non si vedeva
(ANSA) – VIBO VALENTIA, 28 GIU – Il gip di Vibo Valentia
Francesca Loffredo, accogliendo le istanze avanzate
dell’avvocato Filippo Pagano, ha rimesso in libertà Daniele
Ciconte, il 32enne di Sorianello accusato di omicidio stradale
che ha provocato la morte di due camerieri di Serra San Bruno,
domenica mattina lungo la Trasversale delle Serre, nei pressi
del bivio per Spadola.
Il legale, in merito al mantenimento delle esigenze
cautelari, aveva evidenziato l’impossibilità di reiterazione del
reato da parte del proprio assistito, arrestato
nell’immediatezza dell’incidente e trovato con un tasso
alcolemico sopra il limite consentito, per il ritiro della
patente. Nel corso dell’udienza di convalida di stamani,
l’indagato ha raccontato le fasi dell’incidente evidenziandone
la dinamica e, a suo dire, l’impossibilità di scorgere l’auto
ferma sulla carreggiata sulla quale viaggiavano le due vittime,
Bruno Vavalà, 20 anni, e Nicola Callà, 54 anni, unitamente ad
altre due persone, tutte di ritorno da un matrimonio nella
Jonica Reggina, dove avevano prestato servizio come camerieri.
Ciconte ha quindi ammesso gli addebiti pur rendendo
dichiarazioni con le quali ha ipotizzato, secondo quanto si è
appreso, sostanzialmente un concorso di colpa delle vittime
visto che le stesse, a suo dire, spingevano l’auto in panne al
centro della carreggiata senza alcuna segnalazione di pericolo.
Per il gip, dunque, non ricorrono le esigenze cautelari “non
sussistendo il concreto, grave e attuale pericolo di
reiterazione di reati della stessa indole, in considerazione
dell’intervenuto ritiro della patente, già di per sé sufficiente
a fronteggiare il pericolo di reiterazione del reato”.
Domani, sarà effettuato l’esame autoptico sui corpi delle
vittime ad opera del prof. Pierantonio Ricci, incaricato dal pm
Corrado Caputo. (ANSA).
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Fonte www.ansa.it 2023-06-28 12:42:02