Risulta che la sola Liberty Lines abbia presentato domanda di partecipazione al bando del Ministero per il servizio di traghettamento veloce tra Messina e Reggio Calabria svolto fino ad oggi dalla società Blu Jet
Il bando per cinque anni dal valore di 37 milioni di euro vedrebbe quindi una sola società per quello che era il servizio svolto in questi anni dalla società pubblica Blue jet, che tornerebbe di fatto, una volta verificati i requisiti richiesti dal Ministero, alla società Liberty lines.
Un cambio di rotta da parte del ministero che aveva inteso già dal 2018 far gestire l’intero traghettamento veloce sullo stretto dal vettore pubblico.
Tornerebbe pertanto in servizio la società Liberty lines, di sicura esperienza nel settore marittimo del traghettamento veloce – dichiarano Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari di Filt Cgil e Uiltrasporti Messina – ma ci corre l’obbligo accendere nuovamente i riflettori sul problema occupazionale legato a 47 lavoratori marittimi di blu jet che ad oggi non hanno specifiche tutele contrattuali che garantiscano loro la clausola di salvaguardia occupazionale e un’altra decina di unità lavorative dell’indotto , biglietterie assistenza e pulizie, ad oggi gestito dalla Nettuno Multiservizi per conto della committente Blujet che lascia il servizio.
Reputiamo che la politica debba aprire un confronto in sede ministeriale con le aziende interessate e i sindacati alla luce delle decisioni prese sul traghettamento veloce nello stretto – concludono Garufi e Barresi – come più volte sollecitato da queste organizzazioni sindacali serve potenziare il servizio , dare regole contrattuali certe ai lavoratori e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali perché quest’area non può permettersi di perdere un solo posto di lavoro .
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-01 09:51:17