“I farmaci plasmaderivati rappresentano una grandissima innovazione, per alcune terapie sono dei veri e propri salvavita insostituibili. Nostro compito è garantire la continuità di trattamenti ai pazienti. Non possiamo tornare indietro, ma guardare avanti e trovare una soluzione per un farmaco che ha delle caratteristiche esattamente uguali a dei farmaci per i quali la politica ha già trovato soluzioni, ha già preso delle decisioni. Mi riferisco al caso dei vaccini anti-Covid”. Così Luca Gentile, Public Affairs e Communication Director presso Takeda Italia, intervenendo al 15° appuntamento di ‘Camerae Sanitatis’ dal titolo ‘L’impatto delle terapie con plasmaderivati in Europa: soluzioni per l’Italia’.
L’evento online promosso da Intergruppo Parlamentare Scienza&Salute, Sics, ‘Quotidiano Sanità’ e ‘Popular Science’, con il contributo non condizionante di Takeda, è stato infatti dedicato al tema della donazione del sangue e dei plasmaderivati a 360°. Obiettivo dell’incontro: comprendere la necessità di rivisitare gli schemi di donazione a garanzia dell’approvvigionamento di plasma in Italia.
“I vaccini sono prodotti da materiale biologico e non sono farmaci di sintesi chimica, così come i plasmaderivati – sottolinea Gentile – Inoltre, come i farmaci orfani, anche i plasmaderivati sono destinati alla cura di alcune malattie genetiche rare. E’ importante sottolineare che per altri farmaci scelte simili sono state fatte. Auspichiamo che la politica possa mettere in campo delle soluzioni nel breve, medio e lungo periodo”.
Quali sono le peculiarità legate ai processi di produzione e fornitura dei plasmaderivati e cosa influisce sulla capacità di produzione? “La produzione di farmaci plasmaderivati è molto complessa – afferma Gentile – Un elemento, questo, che non va sottovalutato. Il comparto produttivo privato, che non ha alternative nell’ambito del sistema pubblico – faccio notare che, se per un istante eliminiamo…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-28 17:40:11