Un’infezione grave, con esiti disabilitanti e spesso mortali: la meningite meningococcica è una delle malattie batteriche invasive contro la quale non si deve mai abbassare la guardia. Il tema è stato al centro della tavola rotonda “Pre-Occupiamoci della meningite in Veneto e Friuli Venezia Giulia – tra best practice e bisogno di protezione”, promossa da Adnkronos Comunicazione con il supporto non condizionante di GSK.
Le malattie batteriche invasive includono tutte quelle infezioni che “invadono” un ambiente normalmente sterile (come il liquido cerebrospinale o il sangue) con conseguenze molto gravi e spesso fatali, come la meningite e la sepsi. Ma le armi per proteggersi ci sono.
“Le meningiti batteriche più frequenti in tutte le classi di età, tranne i neonati, sono meningiti pneumococciche, quella meningococcica e poi c’è la meningite da Haemophilus influenzae di tipo B. Per queste tre tipologie di meningiti esistono vaccini: esiste il vaccino contro l’Haemophilus influenzae di tipo B che viene fatto nel primo anno di vita – spiega Carlo Tascini, Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale di Udine – E poi esiste il vaccino per il pneumococco che ancora non copre tutti i sierotipi. Invece per tutti i sierotipi del meningococco abbiamo differenti vaccini che sono efficaci contro i sierotipi più frequenti, ACWY e B, e quindi c’ è un’offerta vaccinale ampia per il meningococco che, nelle categorie a rischio e nelle età a rischio, è uno strumento di profilassi molto efficace”.
La meningite meningococcica è un’infezione grave, disabilitante e spesso mortale, seppure rara. Il 10% dei pazienti va incontro al decesso nonostante riceva cure adeguate. Il 10-20% dei sopravvissuti può andare incontro ad amputazioni, danni cerebrali, perdita dell’udito, disturbi dell’apprendimento. Un rischio che, sebbene maggiore nei bambini in tenera età, permane per tutta la vita e interessa particolarmente le…
Fonte www.adnkronos.com 2023-05-12 08:45:27