Sono 21mila gli italiani colpiti da Lupus eritematoso sistemico (Les), malattia infiammatoria cronica autoimmune grave che può causare una serie di sintomi come dolore articolare, manifestazioni cutanee, affaticamento, gonfiore delle articolazioni e febbre. Fino al 90% dei pazienti affetti da Lupus convive con una sensazione di affaticamento costante e il 50% sviluppa un danno d’organo permanente. Troppo spesso questo scenario e i sintomi comuni ad altre malattie ne ritardano la diagnosi. Lo scorso 30 marzo l’Aifa ha approvato la rimborsabilità di anifrolumab come terapia aggiuntiva per il trattamento di pazienti adulti con Les attivo, autoanticorpi-positivo, in forma da moderata a severa, nonostante la terapia standard. È quanto emerso durante la conferenza stampa “Lupus eritematoso sistemico, le nuove opportunità di cura” promossa a Roma per fare il punto sulle importanti novità terapeutiche oggi disponibili per controllare la malattia.
L’approvazione da parte di Aifa – riporta una nota – è basata sui risultati del programma di sviluppo clinico di anifrolumab, che include i due studi di Fase III Tulip (1 e 2) e lo Studio di Fase II Muse. Negli studi clinici la maggior parte dei pazienti che hanno ricevuto anifrolumab ha registrato una riduzione nell’attività complessiva di malattia per tutti i distretti interessati al basale e ha raggiunto una riduzione duratura nell’utilizzo dei glucocorticoidi orali rispetto al placebo. La diminuzione dell’utilizzo di glucocorticoidi orali e una parallela riduzione in maniera sostenuta dell’attività di malattia rappresentano un importante obiettivo di trattamento nel Les per ridurre il rischio di danno d’organo. In aggiunta, nei pazienti trattati con anifrolumab e che riducono in maniera consistente i glucocorticoidi, si osserva anche una minore comparsa di riacutizzazioni di malattia.
“L’esordio del Lupus eritematoso sistemico si verifica spesso già durante…
Fonte www.adnkronos.com 2023-05-10 11:10:11