Recuperati grazie a un’indagine iniziata a Crotone
(ANSA) – CROTONE, 04 MAG – C’erano anche due antichi
‘biberon’ del IV-III secolo a.C. tra i reperti archeologici
restituiti dai carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio
culturale alla direzione museale della Calabria. Si tratta di
oggetti provenienti da traffici illegali che i militari del
Nucleo Tpc di Cosenza hanno recuperato nell’ambito dell’indagine
denominata Achei coordinata dalla Procura di Crotone e che nel
novembre 2019 ha portato all’arresto di 23 persone e al
sequestro di centinaia di reperti. Successivamente i carabinieri
hanno poi trovato altri importanti e preziosi manufatti che sono
stati restituiti nel corso di una cerimonia svoltasi al Museo di
Pitagora.
Il patrimonio artistico e culturale era stato sottratto dai
tombaroli coinvolti nell’indagine e venduto illegalmente anche
all’estero. Alcuni dei reperti, tra cui uno specchio di fattura
magno greca, un vaso ed una olla di origine etrusca sono stati
individuati in una casa d’asta di Londra. I reperti più antichi,
databili tra il VI ed il III secolo a.C. sono quelli che
provengono dal tempio di Apollo Aleo a Cirò Marina, dai siti
archeologici di Castiglione di Paludi e di località Cerasello
nel comune di Pietrapaola nel cosentino. Tra i reperti uno
specchio in bronzo del V sec. a.C., un grande leikitos attica a
figure nere del 500 a.C., 52 esemplari di monete in oro, rame,
bronzo, argento dell’età tra V e III sec. a.C., una serie di
brocche di età romana, un orinochoe modellato con corpo
femminile di epoca magno greca.
“Quello che vediamo qui – ha detto il procuratore della
Repubblica di Crotone – è il frutto del lavoro certosino di chi
è specializzato in queste indagini. Quello che abbiamo fermato
non è un semplice furto: è un furto della nostra storia perché
questi reperti ci dicono cosa siamo stati e cosa dovremmo essere
producendo cultura e bellezza. Prendiamo coscienza che i
crotonesi producevano queste opere, che noi siamo questa
bellezza”. Il vice comandante del comando carabinieri Tutela
patrimonio culturale di Roma, colonnello Mario Mettifogo ha
sottolineato che “La restituzione di questi reperti dona alle
comunità da dove provengono la giusta importanza per la bellezza
che la storia di questo territorio ha offerto”. (ANSA).
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Fonte www.ansa.it 2023-05-04 13:52:39