“Migliorare l’aderenza terapeutica per i malati reumatici è possibile. Come Società italiana di reumatologia (Sir) ci siamo mossi con la telemedicina già prima dell’emergenza Covid, abbiamo implementato una piattaforma ad hoc, ce la siamo pagata da soli, perché è importante gestire il paziente anche da remoto. Ovviamente questo strumento non potrà mai sostituire la visita in presenza però è utile per gestire determinate situazioni per evitare che il paziente lontano dal centro reumatologico prescrittore sia poco aderente alla terapia o addirittura abbandoni la cura”. Così Gian Domenico Sebastiani, presidente della Sir, nel suo intervento, durante una conferenza stampa sulla diagnosi precoce e l’aderenza alle terapie per le malattie reumatologiche, promossa dalla società medico-scientifica oggi a Roma.
“La piattaforma di telemedicina sviluppata dalla Sir – sottolinea Sebastiani, che è anche direttore della Uoc di Reumatologia del San Camillo-Forlanini di Roma – è stata già presentata alle Istituzioni e abbiamo in programma la formulazione delle linee guida sulla telemedicina in Reumatologia, un lavoro in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità. Inoltre, abbiamo avviato un dialogo con Agenas per quanto riguarda la gestione dell’organizzazione della telemedicina a livello regionale. La nostra piattaforma comunque è stata studiata e sviluppata per interfacciarsi anche con altre piattaforme, tra cui il Fascicolo sanitario elettronico” .
“Dalla fine degli anni ’90 – ha continuato – abbiamo a disposizione farmaci biologici che in reumatologia hanno cambiato notevolmente la prognosi delle persone affette da malattie reumatiche infiammatorie e malattie reumatiche autoimmuni”.
“Novità terapeutiche – spiega Sebastiani, che è anche direttore della Uoc di Reumatologia del San Camillo-Forlanini di Roma – escono di continuo in tutti i campi: per l’artrite reumatoide, per l’artrite psoriasica, per la…
Fonte www.adnkronos.com 2023-04-20 16:12:00