Indagini Gdf partite da Anagni, accertamenti su 28 cantieri
(ANSA) – FROSINONE, 17 APR – La guardia di finanza di Anagni
ha sequestrato crediti d’imposta per 10,5 milioni di euro ad un
consorzio d’imprese ipotizzando i reati di truffa allo Stato,
emissione di fatture per operazioni inesistenti, illecite
compensazioni, false attestazioni. L’indagine, coordinata dalla
procura della Repubblica di Frosinone, ha preso di mira gli
incentivi statali percepiti dal consorzio attraverso i vari
bonus per l’edilizia.
Le indagini si sono concentrate su due cantieri edili
presenti ad Anagni sui quali era stata avviata la
ristrutturazione: il consorzio svolgeva funzioni di ‘general
contractor’, cioè faceva da mediatore con le varie ditte
chiamate a svolgere i singoli lavori. Sede legale in Basilicata,
nei fatti il consorzio era gestito da una persona residente nel
Frusinate che risultava priva di redditi.
Sviluppando le indagini sono stati individuati altri 26
cantieri edili avviati dal Consorzio per un totale di cento
appartamenti: a Roma, in Basilicata ed in Calabria. Gli
accertamenti compiuti su tutti i 28 cantieri e presso l’Agenzia
delle Entrate di Frosinone hanno portato ad accertare che
attraverso i lavori edili finanziati con il “Superbonus” il
consorzio ed aveva raggiunto un volume d’affari di circa 18
milioni di euro. La Finanza ipotizza che molti fossero lavori
fittizi e siano state emesse fatture di comodo che servivano ad
ottenere circa 19,8 milioni di euro di crediti d’imposta.
(ANSA).
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Fonte www.ansa.it 2023-04-17 17:53:51