Vincitore per l’economia 2014. Lectio su teoria “bene comune”
(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 18 APR – L’Università degli Studi
“Mediterranea” di Reggio Calabria ha conferito il dottorato
honoris causa in Diritto dell’Economia, a Jean Tirole, Premio
Nobel per l’Economia nel 2014. La cerimonia di conferimento, è
stata presieduta da rettore dell’ateneo reggino Giuseppe
Zimbalatti.
“Scopo delle scienze umane e sociale – ha detto Tirole nella sua
lectio magistralis incentrata sulla teoria del “bene comune” – è
principalmente quello di contribuire a rendere il mondo un posto
migliore”. Partendo dal concetto espresso dalla letteratura
intellettuale, di andare “dietro al velo dell’ignoranza”, e
sulla prospettiva che potrebbe interessare ciascun individuo,
cioè, “in quale società vorrei vivere” il Nobel lo ha posto come
base di molti interventi statali nella società, allineando gli
interessi dei singoli individui con l’interesse generale. E uno
degli strumenti per allineare i due interessi è quello della
persuasione, incoraggiando il buon comportamento dei cittadini e
la responsabilità sociale delle imprese.
“La presenza in un dottorato del prof. Tirole – ha detto
il rettore – rappresenta la parte nobile e pulsante della nostra
storia, che se non pluricentenaria, contribuisce alla crescita
sociale e civile, soprattutto in questo territorio. La sua opera
scientifica ha voluto centrare la figura dell’uomo e la forza
del suo pensiero”.
“Una presenza importante per questa Università – ha
commentato il prof. Daniele Cananzi, direttore del Dipartimento
Digies, Giurisprudenza, Economia e Scienze umane – e la sua è
una riflessione sul tempo presente e i suoi studi rappresentano
l’architrave dove fondere, sul presente il nostro futuro”.
Tra le motivazioni del conferimento honoris causa, illustrate
dal prof. Attilio Gorassini, Coordinatore del Corso di Dottorato
di ricerca in Diritto ed economia, “Attraverso il comportamento
della teoria dei giochi, il prof. Jean Tirole – ha dimostrato
come sia il comportamento di un numero limitato di grandi
imprese oligopoliste a modificare la cultura industriale”.
(ANSA).
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Fonte www.ansa.it 2023-04-18 15:01:28