L’arrivo in Italia della variante Covid XBB.1.16 o ‘Arturo’ certificato ieri dalla survey dell’Istituto superiore di sanità, “è un evento atteso, prima o poi doveva capitare che arrivasse in Italia. È posta sotto attenzione perché si sta diffondendo molto in India, come tante altre in precedenza. Se è veramente più contagiosa, potrebbe prendere il posto di ‘Kraken’ che comunque è passata quasi inosservata. Penso sarà lo stesso per ‘Arturo’, ma se non fosse così però e ci fosse un aumento di casi nei bambini con correlati casi di congiuntivite” tra i sintomi, “sarà un chiaro segnale e monito alla necessità di aumentare la copertura vaccinale nei giovani”. Così all’Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Per Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, “il fatto che la sorveglianza genomica dell’Iss abbia trovato la variante Covid XBB.1.16 o ‘Arturo’ in Italia non ci deve sorprendere, quasi sicuramente è arrivata dall’India dove c’è un aumento dei casi Covid dovuto proprio a XBB.1.16. Non deve esserci allarme, dobbiamo sapere ormai dopo tre anni di emergenza Covid che i virus viaggiano con le persone e non ci sono confini. Lunedì dall’Iss avremo a disposizione 10 sequenze XBB.1.16 e inizieremo a collaborare con loro per analisi più approfondite, dai lavori precedenti è possibile dire che le mutazioni della proteina ‘spike’ ci fanno pensare che ‘Arturo’ derivi da ‘Kraken’ che, come abbiamo visto, dà sintomi lievi di malattia Covid”.
I primi casi di variante ‘Arturo’ in Italia “ci ricordano che il virus è ancora tra noi e rimarrà a lungo. Xbb.1.16 fa sempre parte della famiglia…
Fonte www.adnkronos.com 2023-04-15 13:00:00