“Il rischio cibernetico è stato uno delle nostre maggiori preoccupazioni nei lavori fatti in questi mesi, come dimostrano le relazioni che abbiamo inviato al parlamento e la costituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale che, finalmente, è stata realizzata nel giugno dello scorso anno colmando una lacuna di oltre 10 anni rispetto ad altri Paesi europei”. Lo afferma all’Adnkronos il presidente del Copasir, Adolfo Urso, sul rischio di attacchi cyber anche per il nostro Paese nell’ambito della crisi ucraina.
Urso ha ricordato che il Copasir, proprio per “rendere operativa l’Agenzia” il prima possibile, ha “proceduto rapidamente alla convalida dei regolamenti”. E la stessa costituzione di un’Agenzia ad hoc “dimostra” la validità degli allarmi che da tempo il Copasir lancia: “Nella relazione annuale vengono individuati i Paesi da dove provengono o potrebbero provenire gli attacchi hacker: tutti sanno che su questo fronte la Russia è il Paese più attrezzato al mondo”.
I rischi di attacchi cyber sono stati tra gli “argomenti affrontati ieri con il sottosegretario Gabrielli e che affronteremo anche con il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni nell’audizione in programma la prossima settimana”. Sulla proposta lanciata da alcuni membri del Copasir al governo di approvare un provvedimento che parifichi gli attacchi cibernetici alle infrastrutture pubbliche e private a quelli terroristici, Urso sottolinea: “Condivido
quanto proposto da altri componenti del Comitato”.
“Lo spazio cibernetico – ricorda – è stato recentemente inserito, non a caso, dall’Alleanza Atlantica come uno dei domini bellici“. “Oltre a quelli tradizionali, terra, acqua e cielo, fu inserito poi lo spazio, su cui il Copasir sta facendo un‘indagine conoscitiva che sarà conclusa nei prossimi giorni con una relazione al parlamento, e ancor più di recente è stato inserito anche lo spazio cibernetico come dominio bellico. Un…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-25 13:17:07