Succede sempre allo stesso modo. Visioni estemporanee, soprattutto, di sera. Luci che si accendono e si spengono nei cieli neri e grigi. Sfere infuocate, cilindri galleggianti e, naturalmente, dischi volanti. Oggetti misteriosi sbucherebbero dal nulla e dal nulla sarebbero risucchiati quasi immediatamente. I testimoni raccontano storie che spesso sembrano assai simili tra loro e si annodano attorno alla trama unica che vacilla tra realtà ed immaginazione. Del resto l’ufologia è uno dei temi più intriganti e, esista o meno ET, ha già avuto il potere di trasformare un mito secolare in un brand cinematografico e letterario di successo.
Spy story
La passione per la fantascienza è cresciuta negli ultimi anni grazie all’avvento dei social. Non c’è nessuno ormai che non riconosca o immagini, sul web o sui media, un disco volante o il volto caratteristico del “Grigio” coniato nella fabbrica del grande schermo di Hollywood. Nelle ultime settimane, poi, il retroscena alieno ha riempito i notiziari delle principali emittenti del pianeta che con dovizia di particolari ci hanno dato da masticare le rivelazioni incredibili, in stile “Indipendence day”, di due veterani dell’Air Force americana su un misterioso intervento degli alieni che, al calar degli anni Sessanta, sarebbero stati in grado di neutralizzare ben dieci testate nucleari americane. E ancora più intrigante lo scenario da spy-story, un po’ acida e un po’ comica, che si è combinato dopo una raffica di apparizioni, quasi contemporanee, di enormi palloni-sonda nei cieli degli Usa, del Canada, della Russia e della Cina neutralizzati con potenti e costosi armamenti. Interventi preceduti e seguiti dal martello infuocato delle comunicazioni tra timide ammissioni e decise smentite dei governi dei paesi interessati. In pochi, però, sanno che in mezzo alla tempesta di fenomeni anomali e di misteriosi oggetti volanti è finita spesso, in questi anni, anche la Calabria. O meglio, la Calabria c’
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-03-12 11:56:34