In Italia “il 10,4% delle persone soffre di obesità, un terzo dei bambini sotto gli 8 anni è in sovrappeso o obeso – una percentuale superiore alla media europea – e l’obesità è causa di morte per 53mila persone l’anno”. Lo evidenziano i firmatari di una lettera alle istituzioni per considerare l’obesità una priorità sociosanitaria, in occasione della Giornata mondiale dell’obesità che si celebra il 4 marzo. “Gli italiani vivono in media 2,7 anni in meno a causa del sovrappeso e dell’obesità, che incidono per il 9% della spesa sanitaria, una cifra superiore alla media europea – si sottolinea nella missiva siglata dai presidenti dell’Intergruppo parlamentare Obesità e Diabete, nonché dagli esponenti della comunità scientifica e dei pazienti – La produzione del mercato del lavoro è inferiore a causa del sovrappeso e dell’obesità in misura equivalente a 571mila lavoratori a tempo pieno all’anno: ciò significa che il Pil italiano si riduce del 2,8%. Per coprire tali costi, ogni italiano paga 289 euro in più all’anno di tasse”.
“Dati che debbono far riflettere e che necessitano un’azione sinergica e rapida. Sebbene l’obesità sia stata riconosciuta come una malattia dal Parlamento italiano, la chirurgia bariatrica è l’unico trattamento rimborsato e nel nostro Paese non vi è un numero sufficiente di centri per l’obesità per assistere efficacemente le persone che convivono con l’obesità – riporta la lettera – Investire nella prevenzione, nella gestione e nel trattamento dell’obesità è un’azione economicamente vantaggiosa per i governi e per i servizi sanitari. Gli investimenti possono aiutare a raggiungere gli obiettivi fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità per contrastare l’aumento dell’obesità e ottenere una riduzione del 25% della mortalità per le malattie non trasmissibili a essa associate”.
“Per affrontare l’obesità è fondamentale che tutti coloro che necessitano di cure abbiano accesso ai…
Fonte www.adnkronos.com 2023-03-01 15:48:24