La Corte di Cassazione ha confermato 9 condanne, per un totale di 65 anni di reclusione, ha annullato con rinvio per un imputato ed ha mandato definitivamente assolti altri 8 imputati, tutti coinvolti nel troncone dell’abbreviato del maxiprocesso “Cumps-Banco Nuovo”.
La Quinta sezione penale ha annullato la sentenza impugnata, in accoglimento del ricorso del procuratore generale, nei confronti di Massimo Emiliano Ferraro relativamente a due capi di imputazione per i quali si dovrà tenere un nuovo giudizio in altra sezione della Corte d’appello di Reggio.
I giudici romani hanno dichiarato inammissibile nel resto il ricorso del procuratore generale a carico di altri 11 imputati, con la conseguenza che per quelle contestazioni impugnate dalla pubblica accusa è definitiva l’assoluzione anche laddove si tratta di soggetti che sono stati condannati per altro e per i quali è stato rigettato il ricorso proposto dalle difese.
Sono definitivamente assolti: Filippo Palamara, Fortunato Legato, Giuseppe Forgione, Paolo Benavoli, Antonino Vadalà, Alessio Falcomatà, Nicola Falcomatà e Francesco Patea.
La Cassazione ha rigettato i ricorsi di Pasquale Morabito (10 anni di reclusione in appello), Giuseppe Palamara (9 anni), Salvatore Palamara (7 anni 4 mesi), Benedetto Zappia cl. 78 (6 anni), ed ha dichiarato inammissibili quelli di Cosimo Forgione (6 anni), Daniele Manti (4 anni), Natale Morabito (10 anni), Antonino Zappia (6 anni) e Benedetto Zappia cl. 72 (9 anni).
Il processo è scaturito dagli esiti investigativi sulla presunta sussistenza di un’associazione mafiosa operante nei territori di Africo, Motticella, Bruzzano Zeffirio e Brancaleone, che si sarebbe infiltrata negli appalti pubblici, nonché sulla ritenuta operatività di soggetti dediti al narcotraffico.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-02-18 02:32:58