Non si placa il dibattito interno al Partito democratico calabrese in vista del congresso. La mozione Cuperlo nei giorni scorsi ha sollevato dubbi e perplessità in merito al tesseramento e nonostante il segretario regionale, nonchè senatore, Nicola Irto abbia provato a gettare acqua sul fuoco, la polemica è ancora aperta. Come testimonia una lunga e accorata lettera di Ernesto Palma, componente della Commissione di Garanzia della Mozione Cuperlo del Pd di Catanzaro.
“Abbiamo aderito alla sua mozione con grande slancio e convinzione per la stima e la riconosciuta capacità intellettuale che ha sempre dimostrato nel corso del suo impegno politico. In questo momento delicato della vita del Paese, che rischia di essere diviso per una legge che risponde solo ad un desiderio di una parte, noi riteniamo che il partito di opposizione debba rafforzarsi e l’appuntamento congressuale rappresenta l’occasione più importante per rifondarlo.
Purtroppo dobbiamo registrare – sottolinea Palma – all’insediamento delle Commissioni provinciali di garanzia, una continua ed inspiegabile aggressione nei confronti della nostra mozione con un persistente atteggiamento a scavalcare le regole senza nessun pudore e senza nessuna vergogna.
Abbiamo sempre dato la nostra piena disponibilità a portare avanti un lavoro comune invitando con garbo la dirigenza regionale alla collaborazione, per creare un clima di serenità e perché consapevoli che il congresso potesse essere una grande festa di partecipazione e di democrazia. Avvertiamo un certo disagio nel comunicarle che la Calabria ancora una volta è zona di frontiera per colpa di un gruppo di potere, che con il concorso dei suoi vertici, immagina di poter stravolgere anche gli statuti nazionali senza avvertire nessuno imbarazzo di fronte ad evidenti violazioni della buona democrazia che questo appuntamento dovrebbe invece assicurare.
Che senso ha ostentare questa velenosa ostilità nei confronti di figure che hanno fatto la storia…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-02-09 14:14:08