C’è più di qualche dubbio sulla morte di Amadeo Matacena e della madre. A sollevarli la Procura di Reggio Calabria – come riporta l’Espresso – che ha chiesto al Ministero di Grazia e Giustizia di indagare. Il fascicolo è stato affidato a Sara Parezzan che ha anche sequestrato uno dei testamenti di Matacena. Due i nodi, quello delle competenze in primis. La salma di un latitante (Matacena lo sarebbe stato ancora per qualche mese) appartiene allo Stato e allo Stato deve essere restituita per eventuali accertamenti medico-legali. La competenza territoriale spetta alla Procura di Roma, ma gli uffici giudiziari reggini pensano di avere validi motivi per occuparsi della scomparsa dell’uomo, visto che esisterebbe un collegamento tra il processo ’Ndrangheta stragista, nel quale alcuni pentiti (l’Espresso cita Pino Liuzzo) hanno evidenziato il ruolo di Matacena come ufficiale di collegamento fra la politica e le cosche, ancora prima che Marcello Dell’Utri lo nominasse coordinatore regionale della Calabria per Forza Italia.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-01-08 09:34:05