Il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina 4,6 miliardi di euro per il piano asili nido e scuole dell’infanzia. Il rapporto annuale dell’Osservatorio sulla povertà educativa #conibambini”, promosso da “Con i bambini” e “Openpolis” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, quest’anno indaga proprio le misure del Pnrr su tre aspetti chiave: asili nido, edilizia scolastica e riduzione dei divari educativi. Interessante, anzi illuminante, il focus sulla Calabria, dove gli interventi del Pnrr potrebbero mobilitare oltre 270 milioni di euro, di cui circa 196 per gli asili nido, quasi 50 per l’edilizia e 25,6 dalla prima tranche del piano sulla dispersione.
Asili nido
Nel 2020, racconta il rapporto annuale dell’Osservatorio sulla povertà educativa #conibambini”, i posti offerti in regione sono stati 11,9 ogni 100 residenti sotto i 3 anni. Dati da penultima regione italiana, lontana dalla soglia del 33% fissata in sede Ue. Ampi i divari tra le città, come tra le province. Tra queste ultime, quella con la maggiore copertura potenziale era Reggio Calabria con 14,3 posti ogni 100 bambini. Poi Crotone (13,8%), Catanzaro (12,7%), Vibo (12,2%) e Cosenza (8,9%). Tra i capoluoghi, invece, Vibo in testa con un dato superiore alla soglia Ue: 33,8%. Quindi Catanzaro sopra la media nazionale (28,1%). Al netto dei capoluoghi, tra i comuni con oltre 1.000 residenti tra 0 e 2 anni si segnalano dati sotto il 10% per Corigliano-Rossano (6,9%) e Lamezia Terme (6,7%). In Calabria meno di un comune su cinque offre il servizio, a fronte d’una media nazionale del 59,3%. La diffusione maggiore nella provincia di Cosenza (il 30% dei comuni è dotato di servizi), quella minore a Catanzaro e Vibo: 6,3% e 4%.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-01-02 02:30:20