In questi giorni si è tornati a parlare dell’Anti Money Laundering Authority (AMLA), la nuova agenzia istituita dal’Unione Europea che si occuperà di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo.
«Il tema oggetto di dibattito – afferma l’eurodeputato Vincenzo Sofo (FdI) – è dove collocarne la sede ed è ovviamente già partita la corsa alle candidature da parte degli Stati membri, con lo stesso Governo italiano che ha dichiarato di voler essere della partita raccogliendo l’interesse di città come Milano, Torino, Roma, Venezia, Napoli, Palermo. Il fatto che ci siano anche due regioni del Sud tra i territori che hanno deciso di attivarsi è già un fattore positivo, considerando che a oggi le uniche due agenzie europee ospitate in suolo italiano si trovano al Nord, precisamente a Parma e a Torino. Portare l’AMLA nel Sud Italia sarebbe una testimonianza importante di un Meridione che, dopo decenni di abbandono, finalmente diventa parte integrante del sistema europeo – sostiene ancora Sofo –. Occasione che – come già sostenni un anno fa lanciando questo appello insieme all’attuale sottosegretario all’Interno Wanda Ferro – deve cogliere in particolare la Calabria, territorio noto per essere tra i più poveri d’Europa e al contempo sede di una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo. Narrazione che potremmo invertire proprio diventando l’hub europeo del contrasto alla criminalità finanziaria».
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-12-12 02:30:04