Condanna all’ergastolo per Francesco Polimeni e Francesco Mario Dattilo; 30 anni di reclusione per Cosimo Scaramuzzino; 15 anni di reclusione per Giuseppe Antonio Giaramita: mano pesante della Corte d’Assise di Reggio Calabria (presidente Pratticò, a latere Veraldi) nei confronti del presunto gruppo di fuoco entrato in azione sulla via Nazionale di Catona la sera del 25 maggio del 2017 per uccidere il tabaccaio, ed ex carabiniere, Bruno Ielo.
Erano tre le persone – Franco Polimeni, Cosimo Scaramozzino e Francesco Mario Dattilo – che in Corte d’Assise hanno risposto di essere stati secondo l’accusa mandante, esecutore materiale, basista – nell’agguato eclatante di maggio 2017 nella periferia nord della città, sulla via Nazionale a Catona, dove il tabaccaio Bruno Ielo, fu freddato con due colpi di pistola mentre rientrava verso casa in sella ad uno scooter. Imputato nel processo “Giù la Testa”, ma non accusato dell’agguato, seppure indicato come uno dei presunti componenti il gruppo di fuoco ed autore di un precedente tentativo di rapina con contestuale ferimento del tabaccaio, il siciliano Giuseppe Antonio Ciaramita.
Unica assoluzione, come richiesto anche dalla Procura antimafia, per Rita Polimeni che rispondeva del reato di intestazione fittizia di beni. Per i Giudici
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-12-12 18:04:53