Un urlo all’unisono: “pace” ha aperto e chiuso la manifestazione contro tutte le guerre organizzata da Anpi della Locride, Associazione dei Comuni locridei, vescovo di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva, associazione “22 ottobre” e settimanale “Riviera”.
È una Locride che odia gli indifferenti quella scesa in piazza ieri. E che si schiera; per la pace, sì. Ma anche per l’Ucraina che resiste. Il giallo e il blu della bandiera del “granaio d’Europa” sono state le tinte dominanti del corteo multicolore, partito dalla Cattedrale di Santa Maria del Mastro e giunto a piazza Nassiryia per gli interventi dal palco.
Certo, c’è stato anche chi, come la studentessa Rita Longo, ha ricordato «i 59 conflitti in tutto il mondo, dimenticati dall’Onu che sembra interessarsi solo se l’Occidente è toccato direttamente», ma era evidente come la molla che ha fatto scattare la macchina organizzativa del comitato “Locride per la pace” sia stata la guerra tra Russia e Ucraina, e chiunque transitasse dai vicoli attorno alla piazza avrà ascoltato il canto “Slava Ukraini” (divenuto ormai popolare) intonato da un gruppo di donne residenti in Italia da tempo.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-12-04 02:31:06