La povertà educativa territoriale legata all’infanzia è uno dei tanti gap che la Calabria ha bisogno di colmare. La lettura della XIII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, diffuso in vista della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza da Save the Children, fotografa anche quest’anno la drammaticità delle condizioni di vita di bambini, bambine e adolescenti nel nostro Paese ma soprattutto nella nostra Regione.
Disuguaglianza e povertà incidono, tristemente, sulla salute dei bambini: tra Calabria e provincia di Bolzano si registra un divario di oltre 12 anni su aspettativa di vita in buona salute; non è solo il sistema sanitario ad influenzare la salute dei bambini, gravano, soprattutto, i fattori sociali legati al contesto territoriale in cui si cresce, alle condizioni economiche, al livello di istruzione, all’ambiente, alle reti sociali e dei servizi. È una triste realtà determinata, purtroppo, da mancanza o minima attenzione registrata da sempre, verrebbe da dire, verso le politiche dell’infanzia, che ha continuato, così, ad alimentare, negli anni, la povertà educativa, cioè quella condizione di privazione delle opportunità di studio, culturali, sportive e di gioco che ha compromesso lo sviluppo dei nostri bambini. Troppo scontato dire che si vuol tutelare l’infanzia, che occorre “investire” sulle nuove generazioni per la costruzione del futuro, bisogna farlo con i fatti.
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-11-20 13:32:29