“I dati riguardanti il vaccino anti-Herpes Zoster ricombinante adiuvato mostravano già un’efficacia elevata, precisamente del 97% e del 90% nella prevenzione della malattia negli adulti rispettivamente di età superiore a 50 e 70 anni, che viene mantenuta nell’arco dei successivi 10 anni. Si registra infatti un’efficacia media complessiva nei 10 anni dell’89% e un’efficacia nel corso del decimo anno del 73,2%. Con livelli così elevati di persistenza della risposta immunitaria, non si esclude che la protezione possa durare anche di più”. Così Sandro Giuffrida, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp Reggio Calabria, commenta i risultati dello studio Zoe-Ltfu pubblicati nell”Open Forum Infectious Diseases’ (Ofid), rivista dell’Associazione americana delle malattie infettive (Idsa).
Alla luce di questi risultati, “vaccinando una persona a 65 anni – sottolinea l’esperto – per 10-15 anni questa ha una elevata protezione nei confronti dell’Herpes Zoster” che resta latente, dopo la varicella contratta in età pediatrica, e si riattiva come Fuoco di Sant’Antonio quando si riducono le difese immunitarie. Non solo: “Risulta anche protetta dalle sequele molto dolorose e invalidanti, quali la nevralgia post-erpetica”.
Dal marzo 2021 in Italia è disponibile un vaccino anti-Zoster ricombinante adiuvato che si somministra in due dosi. “Già utilizzato negli Usa dal 2018 – spiega Giuffrida – prima della commercializzazione è stato studiato dal 2010 in una popolazione di circa 14mila persone di età media 67 anni, per valutarne la sicurezza e l’immunogenicità, cioè la capacità di indurre una risposta immunitaria e quindi protezione dalla malattia. A fine 2015 si sono ottenuti i dati dello studio Zoster 049, che sono risultati soddisfacenti sia in termini di efficacia che di sicurezza, ma alla fine del 2016 si è poi deciso di valutare la persistenza di questi parametri nel tempo. Oltre 7mila partecipanti si sono resi…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-27 12:23:11